Transadriatico entra a far parte del Global Compact delle Nazioni Unite che incoraggia le imprese di tutto il mondo a creare un quadro economico, sociale ed ambientale atto a promuovere un’economia mondiale sana e sostenibile che garantisca a tutti l’opportunità di condividerne i benefici.
 
In cosa consiste questa adesione?
Condividere, sostenere e applicare nella nostra sfera di influenza un insieme di principi fondamentali, relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell’ambiente e lotta alla corruzione.
 
Si tratta di principi condivisi universalmente in quanto derivati dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla Dichiarazione ILO, dalla Dichiarazione di Rio e dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.
 
PRINCIPIO 1.
Promuovere e rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti nell’ambito delle rispettive sfere di influenza.
 
PRINCIPIO 2.
Assicurarsi di non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani.
 
PRINCIPIO 3.
Sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva.
 
PRINCIPIO 4.
L’eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio.
 
PRINCIPIO 5.
L’effettiva eliminazione del lavoro minorile.
 
PRINCIPIO 6.
L’eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione.
 
PRINCIPIO 7.
Sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali.
 
PRINCIPIO 8.
Intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale.
 
PRINCIPIO 9.
Incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l’ambiente.
 
PRINCIPIO 10.
Contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l’estorsione e le tangenti.
 
“Vi invito, individualmente con le vostre imprese e collettivamente attraverso le vostre associazioni di categoria, ad abbracciare, supportare e implementare un insieme di valori chiave nelle aree dei diritti umani, standard del lavoro e pratiche ambientali”
 
(Kofi Annan – Segretario Generale, Nazioni Unite
World Economic Forum, 31 gennaio 1999, Davos)